Antiquariato

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Ebanista francese del XIX secolo

Salotto in mogano, piccolo e grosso punto - Parigi XIX sec.

Divano cm 95x190x64

Salotto composto da un divano, sette poltrone e due sedie
Struttura in mogano, copertura a piccolo e grosso punto.
Stampigliato. Copertura firmata.
Parigi, XIX secolo

Stampigliato Rochard, illustre ebanista di Parigi. Il salotto risale alla prima metà del XIX secolo ed è ricoperto in piccolo e grosso punto a fiori d'epoca. E' appartenuto a Maria Letizia Bonaparte, duchessa di Aosta (Parigi 1866- Moncalieri 1926).

Notizie su Maria Letizia Bonaparte e sul salotto.
Principessa, figlia di Napoleone Giuseppe Girolamo Bonaparte e di Clotilde di Savoia, sposò nel 1888 lo zio Amedeo, duca d'Aosta, e da cui ebbe un figlio, Umberto Maria, conte di Salemi.

Il matrimonio diede grande scandalo nella corte italiana per la differenza di età tra i coniugi, che era di ventidue anni, e per il fatto che Amedeo era fratello della madre di Letizia, essendo figlio di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena.

Nel 1888 i fidanzati ottennero la necessaria dispensa papale e subito si sposarono a Torino. Maria Letizia venne descritta dai contemporanei come una donna ribelle e poco osservante del protocollo, di personalità vivace e allegra. Particolarmente curiosa delle novità tecniche dell'epoca, era una assidua frequentatrice delle corse automobilistiche, spesso in veste di madrina dei circuiti, dove metteva in palio la Coppa Salemi per il pilota che avesse dimostrato la migliore regolarità in gara.

Rimasta vedova dopo solo un anno e mezzo di matrimonio, Maria Letizia ebbe, a partire dal 1907, una libera relazione con un ufficiale di ventuno anni più giovane di lei, Norbert Fischer che, alla morte della duchessa, avvenuta nel Castello di Moncalieri nel 1926, risultò essere erede universale di tutti i suoi beni.

Qualche anno dopo il Fischer vendette tutti i beni Bonaparte-Aosta in una grande asta a Torino che attirò l’interesse della nobiltà e della ricca borghesia torinese, vendita di grande successo, data la provenienza principesca dei lotti.

Nell’occasione il Cavalier Colombo, proprietario della rinomata ditta S.A.N.E.T. di via Roma, acquistò questo salotto per donarlo poi alla figlia Franca che scrupolosamente lo conservò nella sua villa d’Agliè della collina torinese fino ad ora.
€ 5.000 / 8.000
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